Nella capitale pittoresca di Kythnos troverete le nuove e tradizionali “Kythnoikies”. Stanze di puro carattere delle Cicladi che vi esortano ad amare questo piccolo paradiso dal primo momento del vostro soggiorno. In estate l’isola è piena di gente e le tradizioni. Le nostre spiagge sono davvero magica e pronti anche per i più esigenti. La prenotazione è obbligatoria giorni prima in modo che si ottiene il posto giusto dove stare. Alcuni diranno (inverno quello di andare a fare un ‘isola;) L’isola di Kythnos in inverno è davvero meraviglioso. Pieno di tradizioni e costumi che non lasciano l’isola deserta! Kythnos (o Thermia) si trova tra le isole di Kea e Serifos, a 52 miglia nautiche dal Pireo (tre ore circa di viaggio) e a due ore solo dal porto di Lavrio. La sua supercicie è 99 chilometri quadri e ha una popolazione di circa 1.500 abitanti. È probabile che abbia preso il suo nome dal suo fondatore Kythnos anche se la sua esistenza non è attestata. Le sagre (panighiri) sono le feste più importanti nella vita degli abitanti. Piccole o grandi, danno la possibilità alla gente locale di esercitare i loro doveri religiosi, ma anche di festeggiare e divertirsi per molti giorni. Ci si diverte con i musicisti locali ed i suoni del violino, del lauto e della “tsabouna”. Il noto “Ballo Thermiotikos” e le abilità dei ballerini di Kythnos vi stupiranno. Appena arrivate all’isola, chiedete se c’è qualche “panighiri” e andateci! Avrete un’esperienza della vita nel mar Egeo rara e originale. Anche i costumi del matrimonio sono interessanti, come le manifestazioni del Carnevale il giovedì grasso e l’ultima domenica del Carnevale, quando si tiene nella capitale un gran Carnevale con “Lasanis”, il re carnavalesco dell’isola. Interessante anche il costume della “fotara” che si tiene la vigilia della festa dei Santi Theodori, quando i giovani del villagio accendono dei grandi falò e saltano sopra per essere forti e sani. La vigilia del Calendimaggio i giovani si riuniscono la notte, cantano i ritmi di maggio, rubano fiori dai cortili e li appendono fuori le case delle ragazze che amano. Le preparazioni di Pasqua cominciano giovedì santo, quando si colorano le uova e si praparano i biscotti tradizionali, ma si imbiancano anche le case. In seguito si decora l’epitafio, il quale sfila venerdì santo. Sabato santo i forni si accendono per preparare le focaccie locali. La domenica di Pasqua rivive il costume tradizionale della Culla, con balli e canti.Benvenuto a Kythnoikies
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